Il nuoto: il migliore amico dei polmoni – Ecco come è andato

23 Novembre 2019

Il nuoto: il migliore amico dei polmoni – Ecco come è andato

 

Dottor Massimiliano Appodia

 

Grande partecipazione all’incontro informativo di Mercoledì 20 novembre 2019 alle 19.30, presso il nostro impianto, con il Dottor Massimiliano AppodiaPneumologo presso il Centro Leonardo e l’Istituto Pio XII di Misurina.

 

Il nuoto il migliore amico dei polmoni

 

Molte le domande alle quali l’esperto ha risposto, eccone alcune:

 

Quanta e quale attività fisica dobbiamo praticare per avere benefici?

Ogni giorno dovremmo praticare almeno 1 ora di attività fisica e dovremmo praticare esercizio fisico di tipo aerobico moderato/intenso almeno per 3 giorni a settimana, in cui dovrebbe essere inclusa anche attività di rafforzamento osteo-muscolare.

 

Che effetti ha l’esercizio fisico sul polmone?

L’esercizio fisico svolto durante l’infanzia e l’adolescenza condiziona lo stato di salute e la funzione polmonare nell’età adulta. L’esercizio fisico fa assumere nella maggior parte degli atleti, in conseguenza dell’adattamento fisiologico dell’apparato respiratorio indotto dall’esercizio fisico stesso una volumetria polmonare maggiore rispetto alla popolazione generale, e la misura di tale adattamento dipende dall’inizio, dal tipo, dall’intensità, dalla durata e dalla frequenza dell’attività svolta.

 

Quale sport influenza maggiormente il polmone?

Tutti gli sport fanno bene alla salute; ma alcuni più di altri. Infatti il nuoto è uno dei migliori sport aerobici con notevoli benefici psico-fisici.

Quando si dice che è il nuoto è uno sport completo si intende sottolineare il fatto che il corpo è interamente coinvolto e i suoi benefici si fanno sentire sia sul fisico che sulla mente e può essere praticato da tutti: bambini, anziani, donne in gravidanza …

A differenza di altri sport aerobici, i quali possono migliorare la capacità di utilizzo dell’ossigeno inspirato, il lavoro in acqua dei nuotatori li porterebbe ad avere polmoni più grandi e si rinforzerebbero i muscoli respiratori, rendendo ogni respiro più carico di aria e quindi più ossigeno nel sangue a vantaggio di tutto l’organismo.

 

L’esercizio fisico e lo sport possono migliorare l’asma?

Negli asmatici un buon programma di allenamento può portare: ad una migliore risposta ventilatoria al medesimo carico di lavoro riducendo la soglia asmogena; ad una riduzione della infiammazione delle vie aeree e della ipereattività bronchiale; ad un incremento dei volumi polmonari.

Negli asmatici un adeguato riscaldamento riduce la probabilità di  insorgenza dell’asma nelle successive ore.

 

nuoto e polmoni

 

Grazie al Dottor Appodia e a tutti i partecipanti!