Stile libero

2 Aprile 2019

Oggi ci concentriamo su uno dei 4 stili di nuotata ovvero quello che erroneamente chiamiamo “Stile Libero”.

In realtà il termine corretto per definire il comune “stile” è “Crawl” che in inglese significa “strisciare” e per trovare il perché della scelta di questo nome bisogna tornare nel 1898 in Australia, nello specifico, nella stupenda piscina di roccia di Bronte Bath (Sidney). All’interno di questa vasca si stava disputando una gara di nuoto sulle 66 yarde (circa 60 metri), ad un tratto un ragazzino iniziò a nuotare con le braccia piegate, respirando ad ogni lato (ai giorni nostri possiamo dire che stava respirando ad ogni bracciata), altro lato significativo erano i piedi che battevano velocissimi, lasciando così indietro i sui rivali che invece utilizzavano lo stile a balzi in avanti. Un allenatore vedendo ciò esclamò: “Just look how that kid crawl over the water” (“Guarda quel ragazzo come striscia sull’acqua”).

stile libero

Ora la tecnica del crawl è stata migliorata con il passare degli anni, ma la base è la stessa le braccia ruotano con una velocità costante e in modo alternato, la velocità è sostenuta anche da un buon apporto della gambata, anche questa alternata.

Dopo questa parentesi sulla nascita di questo stile torniamo al perché è diverso dire “Stile Libero” e “Crawl”, possiamo dire che nel primo possiamo usare il secondo, cosa voglio dire: nel primo, come ci suggerisce il nome, lo stile è appunto libero, ovvero posso usare qualsiasi dei quattro stili (delfino, dorso, rana o crawl), ma essendo il crawl quello più veloce si usa, di norma, quest’ultimo.

Le gare a stile si svolgono sia sulla vasca da 25 metri, sia su quella olimpionica da 50 metri, ma anche in mare aperto e le distanze, per le gare agonistiche, sono le seguenti: 50 m, 100 m, 200 m, 400 m, 800 m, 1.500 m, 5.000 m, 10.000 m e 25.000 m (le ultime due si vedono spesso nelle gare in mare, invece i 5000 m possono essere visti sia in mare, ma spesso anche in vasca).

Tra i più grandi esponenti del crawl dobbiamo sicuramente citare Alexander Popov il quale riusciva a combinare grazia e potenza, tecnica ed eleganza che lo hanno portato ad essere definito lo Zar dello stile libero veloce (50 m e 100 m) per un decennio abbondante, ma di lui parleremo in un altro articolo magari. Vi lascio però con una delle sue tante massime e vi sprono a supportare la rubrica e farla conoscere a tutti gli appassionati o no di questo sport.

“L’acqua ci è amica, non devi combatterla, condividi il suo spirito e lei ti aiuterà nel movimento” – Alexander Popov